Asteroide contro la Terra. Ma non è la fine!

AsteroideUn grosso oggetto di 40 metri passerà il 9 settembre nei pressi del nostro pianeta. C’è un minimo rischio che possa colpire il nostro pianeta: 1 probabilità su 7 mila. Non siamo nell’era dei dinosauri.

Nel 2009 il film Impact di Mike Rohl con David James Eliot, ci ha proposto l’apocalisse dovuto ad uno dei più grandi asteroidi degli ultimi 10 mila anni che cade sulla Luna. Provoca una grande esplosione che porta sulla terra una grande quantità di detriti e da lì si verificano tante altre cose… Ma è un film!

Ora no. Per il 9 settembre del 2019, tra meno di tre mesi, un grosso asteroide potrebbe impattare sul nostro pianeta. Non è una fake news. Le informazioni ufficiali arrivano dalla Nasa e dall’Esa (Agenzia spaziale europea: organizzazione internazionale con 22 Stati membri). Ha un diametro di 30 metri, simile, secondo quanto riportato dalle agenzie spaziali, a quello del 1908 che esplose in aria a Tunguska in Russia.

L’asteroide di settembre provocherebbe danni a edifici e infrastrutture. Insomma, può causare morti. Ma i rischi di collisione al momento sono davvero molto bassi: 0.013%. Una possibilità su 7.000. In ogni caso, sarà visibile da tutto il mondo. Passa ad una distanza stimata di 6,8 milioni di chilometri.

Allora perché allarmarsi? Perché la notizia inizia a circolare in rete? Perché questa volta sono state le agenzie spaziali mondiali a riferirne. Esse monitorano da anni le orbite degli asteroidi, soprattutto quella dei cosiddetti “Potentially Hazardous Asteroids” (PHAs).

Questo asteroide, 2006 QV89, è stato scoperto nel 2006. Fu subito catalogato rischio di 4 grado. Rispetto all’asteroide di 10km che annientò i dinosauri circa 66 milioni di anni fa, questo è molto più piccolo.

L’ESA, che sta monitorando la traiettoria della roccia spaziale, dice che rappresenta una probabilità di impatto diversa “da zero”. Ciò significa che gli scienziati non sono sicuri al 100% della sua traiettoria e quindi esiste la possibilità. Badate bene, l’asteroide non scompare nello spazio.

Dopo il 2019, dovrebbe tornare a sfrecciare vicino alla Terra nel 2032, 2045 e 2062, secondo quanto riporta l’ESA.