Il Comitato dell’Associazione presieduto da Tommasina Isabella, ha accolto i partecipanti sicuri dalla prospettiva di godere di una serata tutta calabrese, con il piacere di stare insieme ben noti a quanti sono soliti raccogliersi attorno ai Calabresi di Ginevra. Con la stagione primaverile, nel nostro Cantone ginevrino, non si risveglia solo la natura che veste il panorama di colori fantastici, ma anche il desiderio di tanti italiani qui residenti di riunirsi per trascorrere piacevoli momenti in un’atmosfera conviviale e gioviale.
La giovane presidente Tommasina Isabella, dopo il benvenuto a più dei 200 invitati presenti, ha salutato la presenza di Salvino Testa in rappresentanza del Com.It.Es. di Ginevra, del Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro e i presidenti Vincenzo Bartololemo dell’ACAS e Cosimo Petruzzi dell’Associazione Regionale Pugliese.
Un folto pubblico, nel quale si confondevano praticamente tutte le generazioni, è stato trascinato dal Gruppo “Pensieri e Nuvole”, arrivati da Zurigo, che ha animato la serata sui ritmi musicali di un vasto repertorio della tradizionale musica italiana. Bensì le esibizioni nella danza dei partecipanti non sarebbero state possibili se i cuochi dell’Associazione Calabrese non avessero fornito l’energia essenziale sotto forma di specialità culinarie tipiche, servite a tavola o anche acquistabili presso lo stand gastronomico, facevano bella mostra di sé accanto a prodotti tipici del territorio, fatti dalle mani delle donne dell’Associazione, eseguendo le ricette delle più antiche tradizioni calabresi.
Una serata, auspicalmente annunciatrice di una bella primavera, che porta a riflettere sul ruolo dell’associazionismo italiano a Ginevra, raffigurato nella sala da alcuni presidenti e rappresentanti giunti a portare agli amici Calabresi la testimonianza di una condivisione di sentimenti che travalica le diversità regionali, da tutti percepite come patrimonio nazionale comune e indivisibile.
Nel pieno della maturità, dopo i festeggiamenti del 40esimo e con il proprio potenziale di energie ancora al culmine, l’Associazione Calabrese ha dato dimostrazione di radicato attaccamento alle proprie origini e di provata capacità di tramandare alle nuove generazioni questo sentimento di appartenenza.
Oggi non ci possiamo più considerare alla tregua dei primi “emigrati”, tuttavia abbiamo sempre bisogno delle associazioni laddove, ancora oggi, operano molti connazionali della vecchia generazione. Donne e uomini che ci organizzano serate all’insegna dei colori italiani e che continuano a mostrarci la maniera giusta di promuovere l’Italia, i suoi costumi, la sua musica e le sue tradizioni che hanno fatto la gloria della nostra cultura nel Mondo.
L’Associazione Calabrese, ancora una volta, ha dato prova di vivacità e di capacità nel raccogliere attorno ai colori sociali un vasto stuolo di corregionali e simpatizzanti di tutte le età, a dimostrazione dei forti vincoli e degli spiccati sentimenti di appartenenza di quanti hanno le proprie origini in quella meravigliosa Regione italiana.