Il Governo svizzero non si è fatto intimidire dalle proteste di baristi, ristoratori e gestori di impianti di sci. La Confederazione elvetica usa il pugno duro e resta chiusa almeno per altre sei settimane, fino alla fine di febbraio.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria in Svizzera i casi complessivi sono quasi 50° mila, circa l’otto per cento della popolazione contagiata. E il tasso di positività resta sopra il 12 per cento.
Ristoranti e strutture per la cultura, il tempo libero e lo sport chiusi. Per il Governo «Non è stata una decisione facile» ha affermato il nuovo presidente della Confederazione Guy Parmelin, ricordando che ora è importante percorrere questo percorso tutti assieme: «Ce la possiamo fare soltanto come una Svizzera unita».
Arrivate le varianti del virus, la Svizzera non poteva restare ferma. “Immediatamente ha voluto reagire”, ha affermato il ministro della Sanità Alain Berset. Una decisione coraggiosa che non lascia dubbi sulla pericolosità attuale del virus.
Lockdown da una parte e vaccinazioni dall’altra, è questa la strategia della Confederazione Elvetica per sconfiggere il Covid.
