Anche nell’edilizia la Svizzera non è l’Italia!

edilizia_svizzeraTra ottobre 2021 e aprile 2022 l’indice dei prezzi delle costruzioni ha registrato un aumento del 4,9%, attestandosi a 109,2 punti (ottobre 2020 = 100). È quanto emerge dai risultati dell’Ufficio federale di statistica (UST). Una crescita dei prezzi molto contenuta se paragonata con quella italiana che ha raggiunto il 25-30%.

La Svizzera non è l’Italia. Nel Belpaese tra aumento delle materia prime ed esplosione della richiesta di prodotti per l’edilizia dovuta al bonus per le ristrutturazioni esterne del 110%, i costi sono aumentati dal 30 al 50 per cento. Un esempio su tutti: il legname per gli infissi è aumentato del 78%.

In Svizzera, invece, non si registra un processo analogo. Nell’edilizia l’aumento contenuto dell’indice dei prezzi rispetto al semestre precedente è dovuto essenzialmente al rialzo dei prezzi nella «costruzione grezza 1» (opere di calcestruzzo non armato e armato). Sebbene meno netto, hanno segnato un aumento anche i comparti «impianti sanitari» (apparecchi sanitari usuali) e «costruzione grezza 2» (finestre, porte esterne, portoni). 

Tutte le Grandi Regioni presentano aumenti di prezzo; quelli più marcati sono stati registrati nella Svizzera nordoccidentale (6,8%) e nella Svizzera centrale (5,6%).

Nel genio civile, rispetto al semestre precedente, si osserva un importante aumento dei prezzi per i «tracciati» (opere di soprastruttura, movimenti di terra), il che ha contribuito fortemente all’aumento dell’indice, e un incremento anche dei prezzi per i «manufatti» (costruzioni portanti), sebbene più moderato.

Tutte le Grandi Regioni presentano aumenti di prezzo; quelli più marcati sono stati rilevati nella Svizzera orientale (9,8%), seguita dalla Svizzera nordoccidentale (5,8%).