Come portare i giovani ad interessarli alla politica e all’amministrazione della cosa pubblica? Abbassando il diritto di voto a 16 anni. La pensano così le forze politiche del cantone di Neuchâtel.
Il 9 febbraio l’elettorato è chiamato alle urne per concedere o meno il diritto di voto ed eleggibilità ai 16enni e ai 17enni. La proposta del Partito socialista pare abbia buone probabilità di riuscita.
L’iniziativa è sostenuta sia dal governo sia dalla maggioranza del parlamento: Partito socialista, Verdi e Verdi liberali. Contrari i partiti di destra: Partito liberale radicale (PLR.I Liberali) e l’Unione democratica di centro (UDC).
In Svizzera per il momento i sedicenni possono votare solo nel cantone di Glarona, però unicamente su questioni comunali e cantonali. A livello nazionale la soglia per il diritto di voto e di eleggibilità è di 18 anni.
Il voto a 16 anni è all’ordine del giorno anche nei cantoni di Ginevra, Vaud, Zurigo, Vallese e Uri, Così anche a livello nazionale.
In Europa è legge già in Austria (primo paese europeo), Grecia (diciassette anni), Malta e Ungheria (solo se sposati). In Germania e Norvegia possono votare in diverse regioni locali. Mentre nel resto del mondo il diritto al voto è esteso ai sedicenni in Argentina, Brasile, Nicaragua, Cuba ed Ecuador. Dai 17 anni si può votare in Indonesia, Corea del Nord, Timor Est, Etiopia e Sudan.
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