Anastasiya Petryshak, violinista del G7 vive in Svizzera!

Anastasiya Petryshak è una delle violiniste più apprezzate al mondo. Dal 2010 collabora regolarmente come solista e in duetto con Andrea Bocelli. Ha suonato con lui al G7 in Puglia. Abbiamo incontrato la violinista di origini ucraine, che vive in Svizzera, per scoprire tra l’altro le sue affinità con l’Italia. (Ph.Edouard Hurstel)

Anastasiya Petryshak è reduce di un importante evento che rimarrà sicuramente nei suoi ricordi per sempre. Insieme ad Andrea Bocelli ha suonato nella serata che ha chiuso il G7 a Borgo Egnazia, in Puglia, qualche settimana fa. Accanto all’acclamato tenore era impossibile non notare la violinista che lo ha affiancato: Anastasiya Petryshak. La talentuosa violinista ucraina, naturalizzata italiana, ha esibito non solo la sua maestria musicale, ma anche un pancione radioso. La musicista è infatti in attesa del suo secondo figlio.

«Suonare davanti alle 7 potenze mondiali è stato emozionante, sapere di poter contribuire con la mia musica a questi livelli è meraviglioso».
Suonare al G7 è stato però per lei un evento che l’ha toccata profondamente visto che si è parlato di guerra tra Russia e Ucraina: « Per me è molto importante, soprattutto avendo tutti i miei parenti in Ucraina, desidero con tutto il mio cuore che la guerra possa fermarsi e la pace si ristabilisca il prima possibile. Essendo ucraina di origini, questo evento è stato per me doppiamente importante. Sono fiera di aver potuto contribuire con la mia musica in questo momento storico così importante, supportare il mio paese natale ed aiutare tramite il mio violino a portare il messaggio di pace, libertà e valori fondamentali », ha raccontato.

Per l’Ucraina incontro con Biden e Macron
Anastasiya avrebbe voluto parlare con Zelensky che però è ripartito subito per la conferenza internazionale sull’Ucraina in Svizzera. «Però l’ho conosciuto subito prima dell’inizio della guerra, quando ho suonato a Kiev per i 30 anni dell’Indipendenza dell’Ucraina – ci racconta la violinista -. Ho parlato prima e dopo il concerto con Biden, Sunak, Macron, Meloni, Trudeau, Guterres. Ognuno di loro ha mostrato grande solidarietà verso l’Ucraina e interesse per la musica ed il mio percorso artistico. In particolare mi ha fatto piacere parlare con Giorgia Meloni che ha fatto gli auguri per la mia gravidanza ed essendo una mamma anche lei abbiamo potuto parlare della prossima generazione e del futuro».

Nel 2015 viene scelta per far parte del progetto ideato e voluto da Papa Francesco e dal Pontificio consiglio per la famiglia “Il Grande Mistero”, per celebrare la giornata mondiale della famiglia con una serie di concerti nelle cattedrali più importanti nel mondo.

Talento, ma anche una lunga gavetta e tanto lavoro. « La mia passione è nata in modo spontaneo, – ha spiegato – In Ucraina sin da piccoli, si viene indirizzati verso determinate discipline artistiche. Inizialmente ho provato la danza ma poi, un giorno, mentre camminavo nel centro città ho sentito un violinista suonare Vivaldi magnificamente. Da lì è nata la mia passione. Subito ho avuto l’appoggio dei miei genitori, che mi hanno permesso di studiare violino e, nel 2005, ci siamo trasferiti in Italia, per permettermi di continuare i miei studi».  

Accanto al maestro Salvatore Accardo
Ed è a Cremona che la Petryshak è entrata all’età di 15 anni all’Accademia Stauffer, per passare poi a quella Chigiana di Siena con accanto il maestro Salvatore Accardo. Un’impronta, quella di Accardo indelebile per lei che oggi ha lasciato l’Italia e vive a Zurigo dopo essere diventata una concertista di fama intenazionale, testimonial anche di Cremona e i suoi violini nel mondo. Anastasiya Petryshak ha un rapporto particolare con il suo violino: «ll violino è per me un prolungamento del mio corpo che sprigiona una forza incredibile. Si entra davvero in un altro mondo».

Anastasiya oggi può considerarsi una di «casa» nella famiglia Bocelli: «Collaboro con Andrea Bocelli fin da bambina», ha spiegato la violinista. «In questi 14 anni di musica insieme ho avuto la fortuna di suonare sui grandi palcoscenici, nei paesi e continenti diversi. Ci sono state anche occasioni molto importanti e rare come le visite di stato».

Oltre che con Bocelli, Anastasiya gira come concertista per il mondo portando musica e parlando di pace. I bambini stanno particolarmente a cuore a mamma Anastasiya che sostiene anche due fondazioni che aiutano i bambini ucraini “Carano 4 Children” e “TulSun Foundation”: «Dobbiamo impegnarci per creare un ambiente sano per chi verrà. Sto preparando un video per la mia bimba, che pubblicherò alla sua nascita sul mio canale YouTube dandole così il benvenuto musicale in questo mondo. Feci la stessa cosa con un altro brano anche per mio primo figlio Andre, il 5 luglio del 2021. Spero in un mondo di pace, serenità e valori sani ». 

Il nuovo album nel 2023
Da mamma di un bambino piccolo e di un altro in arrivo, il suo desiderio più grande è quello di pensare: «Al futuro dei piccoli e a creare un mondo con valori sani come la pace, la solidarietà e il rispetto».

Parliamo infine dei suoi due progetti discografici con Sony Classical: Il primo CD “Amato Bene”, è stato pubblicato nel 2018, ed è incentrato interamente sulla musica di Vivaldi: “Questo album è stato importantissimo per me. Ho suonato con uno Stradivari “il Toscano”, con l’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il maestro Luigi Piovano, e poi la musica di Vivaldi, che è stato il mio primo grande amore”.

Il secondo album porta il titolo “Ange Terrible”, uscito all’inizio del 2023, e riguarda la musica francese del Novecento: “Quella è un’altra epoca e un’altro stile musicale. Insieme a Lorenzo Meo al piano suono brani di tre compositori francesi che sono stati importanti per la mia crescita artistica, Claude Debussy Maurice Ravel Olivier Messiaen. Grazie a loro ho potuto esprimere il mio mondo interiore”.