L’Università di Losanna (UNIL) conferisce ogni anno dottorati onorari (dhc) a persone con particolari meriti nelle scienze, lettere o arti. Nel 1937 l’UNIL assegnò questo titolo al dittatore Benito Mussolini, in un’epoca in cui gli abusi del regime fascista erano ben noti.
Da allora lettere, petizioni o richieste da parte della società civile e degli ambienti politici hanno regolarmente chiesto spiegazioni all’UNIL e chiesto la revoca del titolo onorifico.
Nel 2022, la direzione universitaria condanna l’assegnazione di questo titolo e afferma che nel 1937 l’UNIL ha fallito nella sua missione e nei suoi valori accademici basati sul rispetto dell’individuo e sulla libertà di pensiero. Non discute il ritiro del titolo, ma decide di intraprendere ricerche storiche e azioni memoriali di cui questa mostra è parte.
Nel gruppo di lavoro incaricato di definire i temi della mostra hanno partecipato l’Anpi, la Cli di Losanna e il Comitato XXV Aprile di Zurigo, promotori della petizione per la revoca del DHC a Mussolini. La mostra affronta la questione della memoria in modo ampio, rendendo visibile e interrogativo il delicato passato dell’Università di Losanna.
Si basa su due grandi pilastri: il dovere di verità (conoscere i fatti) e il dovere di vigilanza (per evitare che si riproducano). La mostra offre una panoramica della questione senza pretesa di esaustività, allo scopo di interrogare e approfondire un fenomeno attorno al quale restano ancora molti progetti aperti.
Mostra inoltre come la concessione del titolo fu fortemente segnata dalla fascinazione e dalla connivenza di alcune élite intellettuali, politiche ed economiche dell’epoca per il fascismo. Infine, la mostra mette in luce i meccanismi di accettabilità del fascismo ancora oggi presenti. L’ultima parte del percorso apre una riflessione sulla diversità dei conflitti della memoria evocando altri passati sensibili legati alla Svizzera.
UNIL Anthropole (Quartier Dorigny) – Losanna
LUN-VEN | 6:30 – 21:45 SA | 6:30 – 18:00 DOM | Chiuso
Fonte: Università di Losanna