All’estero il Sistema Italia prova a ripartire!

trombetta_londra Prima nel Regno Unito a Londra, poi nel Sol Levante a Tokyo, le Ambasciate d’Italia sono al lavoro con gli attori del Sistema Italia per preparare il rilancio del made in Italy dopo l’emergenza del Coronavirus. Nelle foto gli ambasciatori Raffaele Trombetta (a sinistra) e Giorgio Starace.

Un chiaro ordine è partito da Roma: prepararsi per il rilancio del made in Italy in tutto il mondo. Ecco allora subito si sono mosse l’Ambasciata d’Italia a Londra già a metà aprile con una videoconferenza e poi nel Sol Levante l’Ambasciata d’Italia a Tokyo in un impegnativo lavoro di coordinamento.

Entrambe sono al lavoro per preparare il rilancio del made in Italy dopo l’emergenza del Coronavirus con gli attori del Sistema Italia: ICE, Camera di Commercio, Banca Italia, ENIT.

A Londra un seminario su internet, organizzato in collaborazione con ICE e con la partecipazione di oltre due mila imprese italiane, sulle opportunità economico-commerciali nel Regno Unito, soprattutto per le imprese esportatrici.

Una riunione di coordinamento (sempre in modalità remoto) con rappresentanti delle principali realtà imprenditoriali italiane presenti nel Regno Unito (imprese, banche, assicurazioni, studi legali, ecc.) per rappresentare eventuali criticità, esigenze e prospettive future. E il 18 maggio inizia #ItalyRestArt, rassegna di promozione culturale e scientifica interamente on-line.

A Tokyo è in calendario uno straordinario programma promozionale online del Sistema Italia per il mese di maggio 2020 tutto online. Per l’ambasciatore italiano a Tokyo Giorgio Starace “non si può trascurare il Giappone perché rappresenta la terza economia del mondo, tra i principali sbocchi dell’export italiano in Asia e tra i più sensibili mercati al mondo per il Made in Italy e per l’offerta di qualità della cultura italiana”.