Alban: “Il Comites non è un trampolino di lancio”

alban_comitesIntervista con il presidente uscente del Comites di Zurigo Lucano Alban, dal 1985 ininterrottamente prima nel CO.EM.IT e poi nel Com. It. Es. In questa tornata elettorale non è candidato. Le sue previsioni e i suoi consigli al nuovo Comitato che sarà eletto il 3 dicembre 2021.

Luciano Alban, attuale presidente del COMITES di Zurigo. Originario di Montebelluna (TV), risiede in Svizzera dall’aprile del 1968. L’iniziativa di James Schwarzenbach del 1970 lo ha spinto ad entrare nell’associazionismo a vari livelli: nelle ACLI, coprendo diversi incarichi e nell’associazionismo regionale veneto, facendo parte in diverse Consulte per i veneti nel mondo. In Svizzera ha sempre lavorato in una ditta internazionale e ha terminato di lavorare a 67 anni come ispettore tecnico della qualità nel settore Turbine e Turbocompressori. Non ricandidandosi, si congeda dall’incarico di presidente salutando i lettori e le lettrici di italoBlogger.

Presidente, cosa pensa della modalità di voto?
Sono assolutamente contrario alle attuali modalità di voto. Con l’attuale sistema la partecipazione al voto è di circa un decimo rispetto alle precedenti consultazioni. In democrazia tutti i maggiorenni iscritti all’AIRE dovrebbe ricevere il plico elettorale. L’attuale forma richiede di dover iscriversi al Consolato di riferimento, con un sistema complicato e carente d’informazione.

Si ricandida?
Non sono più candidato, con questo mandato termina il mio impegno in questo organismo che ritengo utile per la comunità italiana. Ho fatto parte del CNI – Comitato Nazionale d’Intesa – poi nel CO. Co. Co. E, dal 1985 ininterrottamente prima nel CO.EM.IT e poi nel Com. It. Es. Ho sempre fatto parte dell’Esecutivo con un mandato da Vicepresidente e due mandati da Presidente.

Come giudica l’attività condotta dal suo Comites?
Termino l’esperienza nel COMITES di Zurigo con la soddisfazione per aver ottenuto dal Ministero il massimo contributo al mondo per la parte operativa e il più alto contributo al mondo per progetti presentati. Nell’ultimo incontro dei Consoli a livello europeo il COMITES di Zurigo è stato citato come modello per efficienza e operatività. Questo grazie anche al Vicepresidente ed alcuni membri attivi e grazie soprattutto a una segretaria professionale ed efficiente che riusciamo a stipendiare per circa il 50% con l’autofinanziamento. L’attuale segretaria lavora per il COMITES di Zurigo da 19 anni e mai abbiamo avuto dal Ministero osservazioni sulla regolarità e la precisione nella presentazione dei bilanci. Naturalmente c’è anche la parte di “ombra”. Alcune persone di alta competenza e professionalità non si ripresentano alle attuali votazioni, per l’esperienza negativa riguardante il comportamento di un paio di persone che hanno usato il COMITES per scopi politici personali, usando un linguaggio aggressivo e a volte anche offensivo che nulla ha a che fare in un organismo consultativo e di volontariato.

Cosa si aspetta da questa “tornata” elettorale?
Prevedo che la partecipazione al voto sarà ancora inferiore rispetto all’ultima tornata. È senz’altro una situazione frustante per i nuovi eletti che si mettono in gioco con spirito di servizio.

Si sente di dare un consiglio al nuovo Comitato che sarà eletto il 3 dicembre?
Consiglio di operare con convinzione e di tenere alto il prestigio del COMITES di Zurigo. Qualcuno si è candidato con l’intenzione di fare la guerra alle istituzioni o perché cerca un trampolino politico personale, mi auguro che questo non si avveri. Occorre la consapevolezza che in un organismo consultivo è necessario un dialogo continuo fatto di proposte costruttive per la comunità. Trovare la massima unità sulle proposte utili alla comunità e che tutti diano il proprio contributo. Consiglio inoltre d’intensificare la comunicazione e l’informazione.