Nel bellissimo scenario di Piazza Grande di Locarno capace di contenere fino a ottomila persone, si tiene la 71esima edizione del Film Festival di Locarno. Una vetrina internazionale di straordinario valore più antica d’Europa capace di difendere il suo spazio tra le grandi kermesse più blasonate come Venezia, Cannes e ora Berlino.
I cittadini svizzeri della bella località turistica ticinese sul lago Maggiore che nel 1946 rifiutarono con un referendum di finanziare un anfiteatro per la manifestazione, mai avrebbero immaginato che quel progetto si sarebbe realizzato e imposto all’attenzione mondiale. I promotori si dovettero accontentare del parco del Grand Hotel per le proiezioni inaugurate con il film ‘O sole mio di Giacomo Gentilomo.
La manifestazione, dal 1. all’11 agosto, cercherà come sempre di affiancare la sperimentazione e la scoperta di nuovi talenti a cinema d’autore e grandi star. L’attuale edizione sarà inoltre l’ultima sotto la direzione dell’italiano Carlo Chatrian, che passerà alla direzione della Berlinale da maggio 2019.
Sono previste ben 12 sezioni, tre concorsi principali e un totale di 25 premi, che saranno assegnati ai vincitori di altrettante categorie. Oltre a tutto ciò verranno consegnati anche diversi riconoscimenti ad alcuni grandi artisti, che durante la loro carriera hanno dato importanti contributi al mondo del cinema. In particolare il Leopard Club Award all’attrice Meg Ryan, considerata da molti regina della commedia romantica.
Concorreranno 15 pellicole per l’appuntamento più atteso, il Concorso internazionale per il Pardo d’Oro, tra le quali l’italiano “Menocchio” di Alberto Fasulo. Oltre alla rappresentanza nel concorso internazionale, nella sezione Cineasti del Presente ci sarà “Likemeback” di Leonardo Guerra Seràgnoli, in Signs of Life “Dulcinea” di Luca Ferri e per i Pardi di domani “Frase d’arme” di Federico Di Corato. Fuori concorso “My Home, in Libya” di Martina Melilli, “Sembra mio figlio” di Costanza Quatriglio e “Ora e sempre riprendiamoci la vita di Silvano Agosti”.
Per finire, un omaggio in Piazza Grande al regista e sceneggiatore Paolo Taviani. Per l’occasione il Locarno Film Festival ricorderà anche Vittorio Taviani, scomparso lo scorso aprile.