Aiutare o trafficare clandestini è sempre reato!

clandestiniNell’Unione europea ogni Paese condanna per reato chi aiuta il clandestino anche con un solo panino. La Svizzera è tra i più severi. Il protocollo dell’ONU e l’iniziativa di Amnesty International.

In vari paesi dell’Unione Europea distribuire alimenti e bevande, dare un passaggio, comprare un biglietto o ospitare un migrante è un comportamento per cui è possibile ricevere una multa o essere arrestati dalle autorità. Queste azioni di aiuto umanitario infatti sono spesso sanzionate come se si trattasse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

IN SVIZZERA 800 PERSONE CONDANNATE PER FAVOREGGIAMENTO
Ma anche in Svizzera dare da mangiare, denaro o un letto a un migrante senza documenti, in Svizzera è illegale. Centinaia di persone sono così condannate ogni anno per violazione della Legge sugli stranieri. Comunità religiose, associazioni e politici chiedono una revisione legislativa per evitare questi “delitti di solidarietà”.
La stragrande maggioranza dei casi non è tuttavia riportata dai media. Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica, 785 persone sono state condannate nel 2017 in Svizzera per aver facilitato l’entrata, la partenza o il soggiorno illegali di uno straniero.

IN ITALIA REATO INTRODOTTO NEL 1998
In Italia il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, introdotto nel 1998, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa di 15.000 euro per ogni persona. E con la legge Bossi-Fini (2002) si punisce anche chi favorisce l’ingresso illegale di uno straniero in altri Stati.
Finora non pochi i casi in cui organizzazioni e attivisti sono stati accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per aver posto in essere atti di aiuto umanitario: si pensi alle ONG che effettuano soccorsi in mare, ai cittadini europei che aiutano gli stranieri in difficoltà alla frontiera, o ancora al sindaco di Riace Domenico Lucano, arrestato lo scorso 2 ottobre proprio con questa accusa.

IL PROTOCOLLO DELL’ONU E L’INIZIATIVA DI AMNESTY INTERNATIONAL
Ma a livello internazionale il Protocollo delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di migranti precisa chiaramente che il reato penale esiste solo quando gli atti sono stati commessi allo scopo di ottenere un vantaggio materiale o finanziario.
Invece la direttiva europea, che definisce il favoreggiamento dell’ingresso, del transito e del soggiorno illegali, lascia liberi gli Stati di punire o meno gli atti puramente umanitari. Contro queste norme arbitrarie, Amnesty International raccomanda alla Commissione europea di modificare la propria legislazione.