Acli Svizzera: “Cittadini attivi legati all’Italia”

Le ACLI Svizzera (Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani) hanno scelto sin dall’inizio di sostenere attivamente il Comitato svizzero per il Sì ai Referendum italiani. Intervista a Barbara Sorce, Vicepresidente ACLI Svizzera.

Acli Svizzera sin dal principio è entrata a far parte attivamente del Comitato svizzero per il Sì ai Referendum. Quali sono le motivazioni di questa scelta?
Le ACLI Svizzera (Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani) hanno scelto sin dall’inizio di sostenere attivamente il Comitato svizzero per il Sì ai Referendum per diverse ragioni legate ai loro valori fondanti e alla missione storica dell’associazione. Ecco le principali motivazioni:

Acli Svizzera sin dal principio è entrata a far parte attivamente del Comitato svizzero per il Sì ai Referendum. Quali sono le motivazioni di questa scelta?

1. Centralità del lavoro e della dignità

Le ACLI vedono nei referendum un’opportunità per riportare al centro dell’agenda politica il tema del lavoro dignitoso e del rispetto dei diritti dei lavoratori. Denunciamo da tempo un arretramento nei diritti sociali e un aumento delle disuguaglianze, e riteniamo che i quesiti referendari possano ridare forza negoziale ai lavoratori, in linea con l’articolo 1 della Costituzione italiana.

2. Impegno per la cittadinanza inclusiva

Appoggiamo esplicitamente il referendum sulla cittadinanza che propone di ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza necessari per avanzare richiesta di cittadinanza italiana. Ritengono che questa misura favorisca l’integrazione, riduca la precarietà giuridica e incentivi il contributo alla vita sociale, culturale ed economica del Paese da parte degli stranieri.

3. Promozione della partecipazione popolare

Le ACLI promuovono attivamente la cittadinanza attiva, la partecipazione alla vita pubblica e l’esercizio consapevole del voto, anche da parte delle comunità migranti. Aderire al comitato per il Sì ha significato incoraggiare una presa di posizione consapevole e responsabile su temi di rilievo nazionale.

4. Impegno nel dialogo interculturale e nella convivenza civile

Le ACLI, essendo da sempre punto di riferimento per molti italiani in Svizzera, si pongono come ponte tra culture e istituzioni. Partecipare al comitato per il Sì ha significato anche rafforzare il dialogo tra comunità locali e immigrate, promuovendo modelli di convivenza rispettosa.

I Referendum richiedono maggiori tutele, maggiore stabilità e maggiore sicurezza sul lavoro e una riduzione tempistica per accedere alla cittadinanza italiana, in che modo secondo voi questi quesiti possono coinvolgere le italiane e italiani all’estero?
I referendum su lavoro e cittadinanza non riguardano solo chi vive in Italia: parlano anche a noi, cittadine e cittadini italiani all’estero, perché pongono al centro valori e diritti universali – la dignità del lavoro e la piena cittadinanza – che toccano direttamente le nostre comunità.

Il referendum sulla cittadinanza riguarda anche chi ha figli nati all’estero, chi ha legami familiari con persone di origine straniera, o chi guarda all’Italia come un luogo d’identità e di appartenenza. Ridurre a 5 anni il periodo necessario per ottenere la cittadinanza non è solo una misura burocratica: è un gesto politico e culturale che riconosce il valore di chi partecipa alla vita del Paese, anche da fuori.

Molti italiani all’estero hanno lasciato il Paese proprio per la mancanza di tutele, per il peso della precarietà, per un mercato del lavoro che troppo spesso esclude anziché includere. Sostenere riforme che rafforzano le responsabilità nei contratti di appalto, che limitano il lavoro precario e che rimettono al centro la persona significa anche dare un messaggio chiaro: un’Italia più giusta è possibile, e chi è partito ha il diritto di contribuire a costruirla.

Quale il significato politico dei 5 Referendum e quale per voi l’importanza di votare 5 volte SÌ?Partecipare a questo voto è un modo concreto per riaffermare il nostro legame con l’Italia. Votare consapevolmente significa non restare spettatori, ma cittadini attivi, capaci di incidere sulle scelte fondamentali del nostro Paese. È un atto di responsabilità verso le generazioni future e verso un’idea di Italia più giusta, più inclusiva, più democratica.

Per le Acli Svizzera, votare “SÌ” a tutti e cinque i quesiti rappresenta un impegno concreto verso una società più giusta e solidale. Ogni “SÌ” è visto come un passo verso la tutela dei diritti dei lavoratori, la promozione di un lavoro dignitoso e l’inclusione di chi vive e contribuisce alla società italiana. Inoltre, aderire a questa campagna significa anche riaffermare i valori di solidarietà e giustizia sociale che caratterizzano l’identità delle Acli.