42 anni di carriera, 13 album e 10 milioni di dischi venduti. La rock band più longeva del panorama italiano. Quella iniziata a Firenze (“quasi per caso” dicono Ghigo Renzulli e Piero Pelù, i due superstiti e fondatori del progetto) è una storia lunga 40 anni (+2 del Covid) piena di soddisfazioni e di grandi successi in Italia e all’estero (dove hanno raggiunto la fama ancora prima che in casa). Il loro ultimo tour è iniziato a fine aprile con date italiane tra cui Roma e la loro natia Toscana, con Firenze e Lucca. «Ci siamo divertiti tantissimo è stato un bel tour», dice Pelù.
Come mai avete deciso di chiudere il progetto Litfiba?
Ghigo Renzulli : È una scelta forte ma ogni cosa ha termine. È bello e divertente finire così, è la giusta conclusione.
Piero Pelù: Siamo orgogliosi e felici della nostra storia, di quanto abbiamo fatto e scritto. Siamo appagatissimi e non attaccati alla poltrona e questo sembra strano in un mondo dove non sei mai sazio. Ancora una volta andiamo controcorrente.
Siete felici?
Piero Pelù: Siamo felici della nostra storia, di tutto quanto fatto e scritto, di 13 album e 10 milioni di dischi venduti e siamo estremamente felici di annunciare che questo sarà l’ultimo tour dei Litfiba.
Con che spirito affrontate quest’ultima esperienza live?
Piero Pelù: Voglio che sia chiaro. Siamo contenti di dire a tutti ciao con il sorriso sulle labbra volendoci bene e suonando, perché siamo animali da palcoscenico. Non deve restare nemmeno un vago senso di mestizia. Siamo felici, abbiamo voglia di suonare ed abbracciare il pubblico per salutarlo, ma senza il senso dell’ultima cosa, piuttosto con quello di fare festa tutti insieme.
Come sarà il tour d’addio dei Litfiba?
Piero Pelù: Saremo accompagnanti da una super band (Luca “Luc Mitraglia” Martelli alla batteria, Fabrizio “Simoncia” Simoncioni alle tastiere e Dado “Black Dado” Neri al basso). In questo tour ripercorreremo tutti i dischi. Possiamo scegliere tra oltre 150 canzoni, ne prepareremo una settantina così da poter cambiare sette/otto brani della scaletta ogni sera. Da tutte le pubblicazioni usciranno almeno due brani, quindi sono 26 che è già un concerto lungo.
Il rock è la matrice che vi ha sempre contraddistinto e siete considerati (a ragione) una delle più importanti e longeve band nel panorama nazionale e connotati anche da un costante impegno e attenzione a tematiche di diverso tipo: dai diritti civili, all’ambiente, al sociale al pacifismo. Quanto ha pesato quest’ultima caratteristica?
Piero Pelù: Molto e ne siamo contenti, per questo abbiamo sempre dato fastidio, sempre “contro”, denunciando e mai stando zitti di fronte alle cose. Siamo orgogliosi di essere stati una band scomoda, di non aver strizzato mai l’occhio a nessuno, anzi scalciando e senza mandarle a dire ai politici di turno, che però sono spariti e noi siamo ancora qui. Chiaramente non avevamo paura di farlo e sono arrivate pure le denunce, per vilipendio e istigazione alla diserzione e accuse anche papali perché avevamo messo il preservativo sul microfono di Mollica e in Vaticano non l’avevano presa bene. Siamo stati anche criticati.
Ghigo Renzulli: Fin troppo.
Finita la “festa” cosa farete?
Ghigo Renzulli: Torneremo a fare i musicisti ognuno per proprio conto, anche se, ad esempio, Jimmy Page e Robert Plant hanno fatto dei dischi insieme ma non con il nome dei Led Zeppelin. Potremmo farlo anche noi, senza le aspettative dei Litfiba.”
Il tour prevede due tappe anche in Svizzera: il 15 dicembre alla Volkshaus di Zurigo e il 16 dicembre a Les Docks di Losanna, quest’ultima già sold out. «Siamo felici di tornare alla Volkshaus e a Les Docks», afferma Pelù. «Penso sia la terza o quarta volta che suoniamo alla Volkshaus, c’è una bella acustica, si sta bene. La prima volta era negli anni ’90.
Concerto Zurigo: Giovedì 15 dicembre 2022, Zurigo, Volkshaus, ore 20 (Ticket)
Litfiba ZÜRICH 15.12.2022 20:00 Tickets – Ticketcorner
Concerto Losanna: Venerdì 16 dicembre, Losanna, Les Docks, ore 20.30 (Sold Out)
Sito ufficiale: Litfiba