Tra il 1962 e il 1964 Pasolini realizza, nonostante molteplici difficoltà, una memorabile trasposizione cinematografica del Vangelo di Matteo. Il poeta, marxista e ateo, si confronta con il testo evangelico trovando in esso forti motivi di ispirazione e di convinta adesione.
Egli coniuga, in modo originale, elementi del marxismo e del cristianesimo superando, senza timore dello scandalo e della contraddizione, incompatibilità consolidate. Attraverso gli scritti, i dibattiti, le interviste riconducibili al film (di cui saranno riproposti significativi frammenti) è possibile accedere al pensiero politico e religioso di uno degli intellettuali più importanti del secondo novecento italiano.
Dopo la conferenza segue aperitivo!