A Roma come in un romanzo distopico!

cinemaLe aggressioni a Roma ai ragazzi antifascisti del Cinema America sono segnali preoccupanti di un passato che ritorna sempre.

Dopo l’aggressione ai quattro ragazzi del Cinema America, un’altra giovane è stata picchiata a Roma, nel quartiere Trastevere, perché portava la t-shirt bordeaux.

Gli autori di questi pestaggi prendono di mira chi indossa magliette antifasciste. Perché tanta violenza? Da dove nasce? Qual è la causa? Perché, nel 2019, siamo arrivati a questo punto?

E il punto, agghiacciante, è: Ti do le botte perché tu non la pensi come me, ti prendo a testate perché non sei come me. Io credo che la politica, la scuola, la società, debbano trovare delle risposte e delle soluzioni. La barbarie si sconfigge nelle aule, nelle università, nelle biblioteche, nei musei, in tutti i luoghi di cultura.

E anche a casa. È per questo che servono cittadini, insegnanti e politici e genitori innamorati della democrazia. Oggi vediamo giovani dalle idee estreme che attaccano chi combatte la xenofobia, il razzismo, e tutto sembra molto simile a un romanzo distopico, solo che stiamo parlando di cronaca e non di un libro di Anthony Burgess.