Forzatamente a casa. I primi giorni passano in fretta nell’organizzare le provviste e i comportamenti in casa e fuori casa. Non sarà semplice. Mancano le mascherine, i guanti e il gel disinfettante per impostare le nostre azioni nella modalità protezione. E allora si improvvisa!
Le notizie rimbalzano alla televisione e sui social si cerca qualche conforto dagli amici e dalle amiche. Anche i parenti restano lontano in questi giorni dominati dal coronavirus.
Saranno tante le giornate da trascorrere in casa. I bambini vogliono essere impegnati, i ragazzi senza la scuola si sentono persi. Gli adulti privi del ritmo sistematico del lavoro barcollano.
Ma è vero ciò che stiamo vivendo o è un sogno? Svegliatemi allora…
Ecco allora qualche consiglio per evitare di andare nel pallone e recuperare la lentezza persa nell’era della modernità. Un libro, certo. Ma se sono tutti a casa non è semplice trovare l’atmosfera giusta. Non è mica Natale!
Giochi da tavolo, magari un puzzle o un mazzo di carte. Ma inevitabilmente lo sguardo cerca lo smartphone perché uno squillo avvisa l’arrivo di un messaggio. Un film? Forse sì, ma quale… chi lo sceglie? Fare una chiacchierata con il vicino di casa, però chissà dove sarà stato…
Forse è meglio ripartire spazi e incarichi. La mamma rimette a posto l’armadio, il babbo pulisce i pavimenti e i bagni, i ragazzi a studiare. E la sera, tutti insieme a preparare la cena. E poi, come sempre, ognuno nella propria stanza in attesa del giorno dopo. Che sarà simile a quello precedente.
Mi raccomando, pazienza, tanta pazienza. E occhio quando uscite.