Tutti sembrano conoscere Napoli, anche quelli che non ci sono mai stati: la sua posizione, i suoi suoni, la sua gente, i suoi gusti, la sua informalità e, infine, le storie plasmate dalla passione degli abitanti della città.
Per quanto numerose siano queste narrazioni nella letteratura, nella musica o nel cinema, innumerevoli storie di epoche, stili di costruzione e usi si sovrappongono anche nell’architettura della città. Tuttavia, per non essere tentati di indulgere in stereotipi, i narratori sono necessari per aiutare a decifrare la narrazione di questa deliziosa cacofonia.
Questo compito è stato assunto nella mostra “Napoli Super Modern” dallo studio parigino LAN (Benoit Jallon e Umberto Napolitano).
Nella ricerca omonima, insieme al fotografo Cyrille Weiner, attirano l’attenzione su una serie di edifici spesso trascurati nell’eterogeneo contesto urbano di Napoli. Progetti del periodo 1930-1960, un’epoca segnata dal fascismo e dalla ricostruzione postbellica, ma che ha anche prodotto a Napoli una forma di modernismo molto sensibile al suo contesto.
Luogo: S AM, Steinenberg 7, Basilea | Data: Fino a Domenica 21 Ago 2022 | Ingresso : A pagamento
Organizzazione: S AM Museo Svizzero di Architettura in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo.