A Basilea donne emigrate di ieri e oggi a confronto

donne_girNella Giornata internazionale della donna a Basilea scambio transgenerazionale tra donne italiane migranti. Iniziativa organizzata dal GIR - Giovani in Rete, con la collaborazione della Colonia Libera Italiana di Basilea e il patrocinio della Fondazione ECAP.

Mercoledì 8 marzo a Basilea in occasione della Giornata Internazionale della Donna si è svolta a Basilea una partecipata serata di riflessione sulla migrazione italiana in Svizzera dal punto di vista femminile. 

Organizzata dal GIR – Giovani in Rete, con la collaborazione della Colonia Libera Italiana di Basilea e il patrocinio della Fondazione ECAP, punto di partenza è stata la presentazione di Migrare al femminile, un’avventura, frutto del lavoro di maturità della giovane studentessa Anna La Porta, classe 2004, trasferitasi a Basilea dall’Italia nel 2014. 

Dopo aver intervistato diverse donne italiane migrate in Svizzera tra la fine degli anni ’60 e i giorni nostri, Anna ne ha rielaborato le testimonianze trasformandole in brevi ma emblematici racconti, che riescono a toccare una grande quantità di temi partendo da piccole esperienze quotidiane.

L’interesse di una giovane donna per le storie di emigrazione, non solo delle proprie coetanee ma anche di chi è venuto prima di lei, non appare scontata in un periodo in cui la dimensione storica è spesso trascurata, o viene occasionalmente usata in modo strumentale, e la riflessione sul passato sembra essere cancellata. 

Al punto di vista della studentessa è stato affiancato quello della studiosa Christina Alleman-Ghionda, che già a partire dagli anni ’70 si è occupata, tramite l’Ecap, di offrire occasioni di formazione agli immigrati e alle immigrate italiane in Svizzera e che nel 1992 ha pubblicato l’indagine sociologica Donne italiane in Svizzera.

Il confronto tra generazioni è stato arricchito anche dagli interventi di Alessandra Minisci, docente ed esperta di formazione e di Marianna Sica, docente e coordinatrice di GIR – Giovani in Rete. 

Questa linea transgenerazionale ha evidenziato costanti e differenze dell’esperienza migratoria, sottolineandone sia gli aspetti negativi che quelli positivi di arricchimento e di apertura a una cultura diversa. 

Elementi comuni che ritornano nei racconti di tutte le protagoniste del percorso migratorio nella Svizzera tedesca – a prescindere dal periodo storico, dall’età e dalle provenienze socialI – sono lo scoglio linguistico e la difficoltà di costituire una nuova rete di relazioni. Sono state messe in evidenze differenze culturali tra i due paesi, ma anche l’importanza di fare uno sforzo di capire l’altro, anche quando a prima vista ti sembra strano e “sbagliato”, che ha permesso di arrivare a una completa integrazione di tante donne italiane in Svizzera.

Il tema coinvolge, comunque, certamente ancora oggi molte persone, come è stato dimostrato dal dibattito animato da numerosi interventi di un pubblico di tutte le età.