In seguito alle dimissioni della consigliera federale Simonetta Sommaruga (PS) e del consigliere federale Ueli Maurer (UDC) due seggi in Consiglio federale sono vacanti. I gruppi parlamentari rappresentati nell’Assemblea federale possono designare dei candidati. Il PS e l’UDC, ossia i partiti dei due membri dimissionari del Consiglio federale, hanno colto questa possibilità. Il PS propone Eva Herzog e Elisabeth Baume-Schneider, l’UDC Albert Rösti e Hans-Ueli Vogt.
Due candidati socialisti e due dell’Udc
I membri del Parlamento possono anche non attenersi alle proposte dei gruppi. In genere l’Assemblea federale elegge candidati che vengono proposti dai partiti politici e che sono già politicamente attivi, ma in teoria i deputati possono scegliere tra «tutti i cittadini svizzeri eleggibili al Consiglio nazionale», secondo quanto previsto all’articolo 175 della Costituzione federale.
Il Parlamento deve comunque tener conto di alcuni criteri nell’elezione dei membri del Consiglio federale. Infatti secondo l’articolo 175 della Costituzione federale «Le diverse regioni e le componenti linguistiche del Paese devono essere equamente rappresentate.»
Il rispetto delle regioni e delle lingue
L’Assemblea federale non elegge tecnocrati o capi di dipartimento, bensì membri di un’autorità collegiale che prendono decisioni di comune accordo. Sono i membri del Collegio che, dopo essere stati eletti, si ripartiscono i dipartimenti sulla base di vari criteri. Fondamentalmente si applica il criterio dell’anzianità di servizio: il membro “più anziano” può esprimersi per primo indicando il dipartimento che desidererebbe, il “più giovane” per ultimo.
Ripartizione dei dipartimenti
Tuttavia nessun consigliere federale ha diritto ad un determinato dipartimento. Infatti secondo l’articolo 35 della legge federale sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione «Il Consiglio federale ripartisce i dipartimenti fra i suoi membri; questi hanno l’obbligo di assumere il dipartimento loro assegnato. Il Consiglio federale può modificare in ogni momento la ripartizione dei dipartimenti.».