1° maggio in Svizzera: le donne chiedono parità!

allevaVania Alleva, presidente di Unia, chiama le donne alla lotta il Primo Maggio e con lo sciopero il 14 giugno 2023: «Vogliamo finalmente dei progressi! Ma senza le pressioni delle piazze non riusciremo a fare passi avanti. Ecco perché c’è bisogno dello sciopero delle donne».

Si avvicina la Festa del Primo Maggio. Un appuntamento importante per il sindacato in Svizzera. Quest’anno un’attenzione particolare sarà posta alla donne, per le quali il sindacato Unia chiede la parità adesso, con più salario e più rendite.

Più salario, più rendite, parità adesso!
L’appello per il Primo Maggio 2023: “Invece di raggiungere nuovi traguardi, negli ultimi anni abbiamo fatto passi indietro nei salari, nelle rendite e nella ripartizione del lavoro retribuito e non retribuito. Non ci stiamo e il 1° maggio scendiamo tutti insieme in piazza per dare voce alla nostra protesta.

La discriminazione salariale è ancora significativa. La conciliazione tra lavoro e vita privata resta un difficile esercizio di equilibrismo. Le donne continuano a essere discriminate anche dopo il pensionamento: per molte donne le rendite basse, che non bastano per vivere, sono all’ordine del giorno. Non solo: l’età pensionabile delle donne è stata innalzata contro la loro volontà e questa misura altro non è che un taglio alle loro rendite.

Pagare di più per ricevere di meno?
È successo recentemente anche nella riforma delle casse pensioni in Parlamento: invece di mettere al sicuro le rendite e migliorare la posizione delle donne nella previdenza professionale, dovremmo pagare di più e ricevere di meno? Le lavoratrici e i lavoratori dovrebbero tirare ancora di più la cinghia. Parallelamente l’industria finanziaria continua a raccogliere utili: sopra si riempiono le tasche e sotto si svuotano i portafogli. È inaccettabile”.

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